procedura-di-allerta-analisi

In questo articolo ci avviciniamo alla fase finale della procedura di allerta interna, ma prima bisogna terminare le analisi. Negli articoli precedenti abbiamo già analizzato l’adeguata verifica e la raccolta dati ed abbiamo eseguito la review contabile e l’analisi andamentale. Riprendiamo l’infografica che ci guida nella procedura di allerta:

infografica-sistemi-di-allerta

Seguendo questo filo conduttore immaginiamo quindi che:

  1. le verifiche trimestrali, ci hanno portato a rilevare degli early warnings persistenti in più trimestri;
  2. abbiamo quindi informato il management con una Management Representation Letterfatto la lista richieste di dati e li abbiamo ottenuti, organizzandoli in un database;
  3. Sulla base dei dati raccolti, abbiamo eseguito una review contabile ed ottenuto quindi una fotografia chiara dell’ultima situazione patrimoniale aggiornata.
  4. Ci siamo quindi focalizzati sulle banche, svolgendo l’analisi andamentale e ricostruito la storia degli affidamenti concessi dai vari istituti, nonché l’evoluzione del rating creditizio dell’azienda.

Procediamo quindi con l’analisi economico-finanziaria e analisi qualitativa.

Procedura di allerta: analisi economico-finanziaria

In sintesi si tratta di analizzare i bilanci storici, opportunamente riclassificati ed i budget prospettici al fine di individuare le tendenze e valutare l’effettiva capacità dell’impresa di generare cassa.

Le basi delle analisi sono le serie storiche ricavate dai bilanci depositati e le note integrative dell’ultimo triennio. E’ chiaro che, qualora durante la review contabile, dovessimo aver eseguito “pesanti” rettifiche e riclassifiche, le stesse devono essere applicate ai bilanci storici al fine di rendere confrontabili i dati. L’obiettivo principale di questa analisi è il calcolo delle serie storiche di indici che rappresentino:

  • equilibrio patrimoniale
  • equilibrio economico
  • equilibrio finanziario

Preme sottolineare che, attualmente gli indici che rappresenteranno questi tre equilibri sono ancora in corso di definizione da parte del legislatore. Soprattutto non sono ancora stati definiti i valori soglia di tali indici. La commissione dei commercialisti e aziende come Cerved stanno analizzando un ampio campione di bilanci al fine di determinare tali parametri, ma il compito è tutt’altro che facile.

Le macroaree della gestione aziendale

L’analisi economico-finanziaria deve inoltre concentrarsi su un gruppo di macroaree che consentano di comprendere i seguenti aspetti fondamentali della gestione aziendale:

  1. Crescita economica: le prospettive del settore (ottica forward-looking)
  2. Volatilità dei flussi economici e finanziari (cashflow): la volatilità dei risultati è sintomo di rischi nel settore o nella gestione aziendale. La volatilità rende poco attendibili i budget e altri forecast elaborati dal management.
  3. Struttura operativa ed efficienza: viene indagata la dinamica dei ricavi e la struttura dei costi cercando di individuare i fattori chiave che influenzano il margine.
  4. Autofinanziamento: costruendo i rendiconti si indaga la capacità dell’impresa di autofinanziarsi e sostenere la propria crescita senza ricorrere alle risorse esterne.
  5. Sostenibilità del servizio del Debito: si tratta di calcolare la serie storica del …

L’articolo Procedura di allerta: analisi finanziaria e qualitativa si trova su SISTEMI DI ALLERTA.